Scritto di Lie Larousse
A Luly come un giorno di un ancora estate
Due anni fa
hai osservato la corsa di una giovane
a ripararsi dalla pioggia
sotto le tende colorate di una gelateria.
- E con oggi, venti giorni di luglio se ne sono andati- mormorava.
Un sussurro
che hai ascoltato
dalle labbra imbronciate della ragazza
con silenzioso rispetto
mentre ti avvicinavi lento
e il viola della sua anima
cangiante sembrava accompagnare le ore pomeridiane
e brividi lungo il suo collo
disegnavano striature
come corteccia d'albero
vestita di nera pesante stoffa.
- Ma è un giorno di un ancora estate- ricordi di aver pensato.
Che gusto vuoi?
Scusa?
Il gelato che gusto ti piace?
Ah! Quello, no io, stavo per andarmene.
Piove dove te ne vai?
Devo andarmene e basta.
Come vuoi, però prima me lo fai un favore? Ti andrebbe di reggermi questa.
Cos'è?
La mia macchina fotografica.
Ma pesa !
Lo so. Arrivo subito, aspettami!
La ragazza osserva l'obiettivo
strizza un occhio
avvicina quello aperto al vetrino
non vede nulla
se non la sua iride
di scatto si ritrae.
Funziona al contrario.
Lo so sai.
Non l'avrei detto. Vuoi assaggiare?
No è verde.
E' pistacchio.
Te la riprendi questa che pesa.
Tu assaggi il gelato?
No!
E allora tienila tu.
Ma dai! Dammi qua.
Come è?
Buono!
Non era difficile allora?
Cosa?
Sorridere. Click
Che hai fatto?
Ho scattato una fotografia. Che fai te ne vai?
Sì ha smesso di piovere!
Aspetta, non correre, ma come ti chiami?
Sono passati due anni
e la ricordi
guardandola allontanarsi nella memoria
e credi che correre è come cercarsi
e sorridere è essersi trovati
seppur per pochi istanti
seppur vergognandosi
il tempo di un click fotografico.
- Allora ti chiamerò Luly come un giorno di un ancora estate-.
Lié Larousse
Arte & Poesia loverista”
dall’11 al 18 aprile 2014
al Mangiaparole - Libreria Caffè letterario”
in Via Manlio Capitolino 7/9, 00181, Roma
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