Fico #1
cianotipia su carta 33x48 cm
cianotipia su carta 33x48 cm
Piccolo Mandorlo
cianotipia su carta 33x48 cm
cianotipia su carta 33x48 cm
Mandorlo #1
cianotipia su carta 33x48 cm
Mandorlo #2
Cianotipia su carta 33x48 cm
Il grande Ulivo
Cianotipia su carta 33x48 cm
Albero notturno al tempio di Hera Lacinia
cianotipia su carta 33x48 cm
Il vecchio Ulivo
cianotipia su carta 33x48 cm
La cianotipia è un
antico metodo di stampa fotografica caratterizzata dal tipico colore
Blu di Prussia (da qui il nome che deriva dal greco antico kyanos,
"blu"). Mentre i sistemi ideati da Talbot e Daguerre
sfruttavano la fotosensibilità dei sali d'argento, il processo messo
a punto da Herschel si basava su alcuni sali di ferro, precisamente
il ferricianuro di potassio e il citrato ferrico ammoniacale. Questi
due sali, mescolati assieme, sono molto sensibili e reagiscono se
posti di fronte alla luce di tipo solare. Frapponendo un negativo tra
la luce solare e un foglio di carta su cui è stata applicata la
soluzione ai sali ferrici, si produce un'immagine fotografica.
Il cianotipo è rimasto
famoso nella storia della fotografia perché venne sfruttato pochi
anni dopo la sua scoperta da Anna Atkins, considerata da molti la
prima donna fotografa della storia.
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