La gomma bicromata è un procedimento artigianale oltre a essere la tecnica fotografica di stampa in assoluto più creativa, ogni artista decide di personalizzare la tecnica e io stesso cambio la procedura in base all'effetto finale che voglio ottenere.
Qui sotto proverò a descrivere dei passaggi standard.
Si procede prima con la creazione di un negativo a contatto, vale a dire di un negativo delle stesse dimensioni del lavoro che si vuole ottenere. Alcuni preferiscono stampare 3 negativi, uno per ogni colore primario (ciano, magenta, giallo) altri 4 (ciano, magenta, giallo, nero). Personalmente preferisco stampare un solo negativo e trarre da esso il massimo spostandomi semplicemente nella scala di grigi del negativo.
Si procede quindi con la preparazione della carta se si tratta di carta (ad es. con il lavaggio della carta) o della preparazione del legno con gesso, cementite e/o colori acrilici si prepara quindi l'emulsione sensibile alla luce con una miscela di gomma arabica (un colloide naturale), potassio bicromato e tempera.
Questa emulsione gelatinosa viene, quindi, spennellata sul supporto preparato, lasciato ad asciugare al buio e successivamente esposta alla luce solare con il negativo a contatto per un tempo che varia, a seconda dalle condizioni climatiche, dai dieci ai centoventi minuti.
Dopo questo tempo variabile in cui l'emulsione entra a contatto con la luce, avviene l'importante fase dello spoglio in acqua che può essere fatto con l'ausilio dei pennelli o semplici getti d'acqua, si lascia quindi asciugare ed eventualmente si interviene con ritocchi.
Finito il primo livello di colore, che faccio generalmente in sovraesposizione si passa ai livelli successivi in cui gradatamente diminuisco il tempo di esposizione.
In base ai livelli (colori) che voglio utilizzare questo processo può essere ripetuto anche fino a 9/10 volte distribuiti in diversi giorni di lavoro.
Il mio lavoro si caratterizza per l'assoluta assenza di utilizzo di lampade UV ma del semplice e allo stesso tempo complesso uso della luce solare con tutte le variabili che ne conseguono.
Solo la ripetizione dei livelli di colore permette di correggere eventuali imperfezioni e ottenere così un pezzo unico e irripetibile.
Il lavoro può avere risultati diverso in funzione dei materiali usati, della preparazione del supporto e dei livelli di stampa.
Negli ultimi ho sperimentato diverse possibilità in cui si fa sempre piu spazio la componente pittorica sopratutto nella costruzione dei fondali.
Ecco alcuni esempi:
singolo livello (colore) su carta
Due livelli di emulsione su spennellata di acrilico di fondo
Quattro livelli di colore su legno preparato
Gomma bicromata a 5 livelli
dove in ogni livello vengono ultilizzate due emulsioni contemporaneamente
ecco Giovanna. domani me lo studio meglio :-)
RispondiEliminabellissimi lavori! domanda : il bicromato di potassio non è vietato in Europa? grazie . silvialevensonlab@gmail.com
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